Siamo fritti! Le sfide della traduzione e i pericoli da evitare

La professione del traduttore non gode quasi mai del rispetto che meriterebbe. A volte mi sento dire: “ah, fai la traduttrice, sai anche mio figlio è stato un mese in Inghilterra e vorrebbe fare il traduttore”… Mi viene da piangere. Molti sono infatti convinti che basti conoscere un po’ una lingua e avere un vocabolario per potersi improvvisare e tradurre qualsiasi cosa. Nulla di più sbagliato!

In oltre 20 anni di libera professione, ne ho viste e sentite di tutti i colori, ma posso garantire che non basta un breve soggiorno all’estero o un dizionario per trasformarsi in traduttori; in alcuni campi, poi, senza un’adeguata formazione continua la cosa è davvero impossibile.

Mi vengono in mente un paio di esempi per spiegare il concetto. Sto traducendo un testo legale, ad esempio, e trovo la parola inglese “lien”: apro il vocabolario e il traducente proposto è “sequestro, pignoramento”, come se i due termini fossero sinonimi! Peccato che non lo siano affatto e qualunque avvocato lo può confermare. Tradurre non significa solamente prendere una parola a caso dal vocabolario, significa rendere il concetto che il testo di partenza esprime con le parole corrette e, in questo caso, anche con il corretto valore legale.

Per chi crede che “beh, ma la traduzione tecnica è banale”, ecco un’altra “perla” che faceva bella mostra di sé tempo fa nella homepage di un noto costruttore di motociclette. Si parlava di “premere l’acceleratore a tavoletta”: peccato che, chiunque abbia una moto o abbia almeno un’idea di come è fatta, sa benissimo che se uso i piedi posso frenare o cambiare marcia, ma sicuramente non accelerare!

Se poi si parla di “traduzione automatica” o machine translation, ho i brividi solo a pensarci: giusto di recente ho letto in un richiamo tecnico che un sensore era “infetto” (“angesteckt” in tedesco) anziché “collegato”: povera “macchinetta”, del resto non è colpa tua se non hai un cervello in grado di analizzare il contesto in cui è stato utilizzato quel verbo, tu ti limiti a prendere l’occorrenza più rilevante da un punto di vista meramente numerico e la schiaffi lì. I tuoi problemi sono finiti, i miei appena iniziati invece!

Molte aziende percepiscono la traduzione come un “onere fastidioso” ed evitabile, ma siamo davvero sicuri che affidarsi al dilettante allo sbaraglio o a un traduttore automatico perché costano poco sia la scelta giusta?

La risposta è no: io non credo che quel grosso marchio di moto, che non nomino per correttezza, sia molto contento di essersi fatto ridere dietro da mezzo mondo con quel titolo assurdo… Per spendere poco, spesso si finisce per pagare la stessa cosa due volte, perché a quel punto serve un professionista vero che sistemi il disastro.

Altrimenti si rischia quanto capitato a una grande catena svizzera di supermercati che ha messo in commercio un “burro per arrostire svizzeri”: sicuramente la fama di questo prodotto ha valicato i confini nazionali, ma non credo sia esattamente la pubblicità che avevano in mente…

Buon appetito! Si fa per dire…

Autore

Irene Berri

Periti Esperti e Consulenti della Categoria XXV Sub Cat 01 :lingue straniere (traduttori e interpreti)

L’ APS Collegio Ligure Periti Esperti e Consulenti è a tua disposizione per una prima consulenza gratuita, un analisi condivisa delle tue necessità, per indirizzarti al meglio nelle tue scelte.

Collegio ligure pertiti esperti e consulenti
Sede legale c/o Studio Monteverde Sepe SrL – Via Brera, 2 16121 Genova – Sede Operativa Passeggiata Calata Rotonda , 16126 Genova

CF 80035950106

Facebook: https://www.facebook.com/collegioligureperiti/

E-Mail: info@collegioligureperiti.it
PEC: info@pec.collegioligureperiti.it

Iscritto registro MISE 2019-29092029-73 – Iscritto terzo settore Regione Liguria dec.27/05/2019 n 2970 – Segreteria +393355363771

Condividi sui Social